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Mi hanno insegnato il senso del pudore
ho visto tanto di ciò che era impudico e ho capito
che la dignità spesso non ha vesti

Mi hanno insegnato il rispetto
ho taciuto di fronte ad un potente che osava un sopruso
quindi ho compreso che il rispetto è relativo

Mi hanno insegnato la fedeltà
ho sopportato l’arroganza e la vigliaccheria del padroneggiare
la viltà del possesso e l’incomprensione senza argini né margini
e a mie spese ho maturato la sconfitta del fedele

Mi hanno insegnato a credere ad un dio amico
che soccorre, comprende, protegge
in suo nome sono stata esposta alle peggiori nefandezze umane
e ho visto quanti deboli sono nel tritacarne dell’ingiustizia
anche, per paradosso, in nome suo

Non ho insegnato precetti e non ho consigliato precettori ai miei figli
gli ho voluto bene e amati sopra me stessa
non dovranno far altro che trasporre questo bene ai propri figli
insieme al rispetto
verso chi porterà loro rispetto
fedeltà a chi sarà loro fedele

Questo il mio credo
la disobbedienza razionale
per non credere mai a nessun incanto
che non sia metabolizzato come una prece nella propria coscienza
macerato in errori e delusioni

figli della passione verso la conoscenza
unica difesa quando s’inciampa come bimbetti
e in parti diseguali, nell’odio e nell’inimicizia
che travestiti da meretrici piacenti
sanno dispensare
magistralmente inganni di bontà

 

 

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