Temo che la Terra rimarrà per sempre una torre di babele, dove le culture dialoganti si fermeranno davanti al male estremo del fanatismo di genere e della follia collettiva, ottusa e bieca. Ma mi è necessario sperare che una parte considerevole di persone costruttive continuerà con civiltà a non alimentare l’odio.

Non si tirano le pietre ai folli. Il buonsenso è prudente, la libertà di pensiero non è libertinaggio, né dà ad alcuno il permesso di schernire pesantemente qualcun altro.

Invece lo sberleffo, come stile di vita e di business, sembra essere molto accattivante e di gran successo. Da persona semplice credo che a nessuno sia concesso  il diritto di deridermi. Se credo che il cielo sia il posto dove vivono creature alate o demoni bicorni, nessuno, credendomi folle, può o deve pensare di mettere alla berlina i miei digiuni e i miei precetti.

L’uomo percepisce in maniera distorta religione e culto? Sarà un suo modus vivendi, che, pur non condividendolo, non ho diritto di “deridere”.

Posso invece condannare una condizione di fanatismo che danneggia e compromette la civiltà e la dignità della persona. Da uomo libero,  scegliendo di schierarmi, tengo in conto che la reazione di chi esalta la religione, come anche lo sport o la politica, possa avere esiti  estremamente tragici.

Senza l’esaltazione del diritto al Culto o alla Proprietà non esisterebbero più guerre e tafferugli deleteri all’interno degli stati o degli stadi,  delle chiese o delle singole città o famiglie.
Misurarsi con il coraggio è anche trattenere lo scherno ed attivare lo sdegno attivo, contro ideologie complesse  e drammaticamente sbagliate che non hanno radici sane, ma si confondo e si fondono perfettamente con la follia di massa, che è pericolosa perché diffusa ed incontenibile.

La prudenza non è vigliaccheria, ma capacità di gestire lo sdegno di fronte ad ogni massacro per motivi religiosi o etici, che credo debba sempre essere manifestato, con fermezza e repulsione, ma con la dignità che la distingue e la  separa dall’irragionevole follia omicida.