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Ester era già in età di liceo, e per Lory ritornavano i dubbi, che erano diventati ostacoli nella sua vita, che avevano inesorabilmente velato la sua spensieratezza, fino ad oscurarla.
Ester a sedici anni si sentiva matura e certamente lo era diventata in fretta, avendo consapevolezza fin da piccina di dover proteggere la madre, e quel senso di responsabilità innato si era affinato ed era cresciuto assieme a lei.
Ora l’adolescenza le donava gli sguardi timidi e innamorati dei suoi coetanei, espressi in quel codice segreto che appartiene ai primi amori. Lei però non si sentiva ancora pronta a ricambiare, sfuggendo quelle situazioni che le avrebbero complicato la vita. Lory invece aspettava e sperava che il destino facesse incontrare alla sua piccola un ragazzo che la rendesse felice che le colorasse la vita di gioia pura, di allegria e di sorrisi, che a lei non erano stati concessi.
La volontà di innamorarsi o meno non vale davanti al destino ed Ester trovò l’amore, suo malgrado.
IL vuoto di un padre che non c’è le aveva procurato sofferenze che aveva tenute nascoste anche alla madre.
Parlarne con Luca le servì a capire che quel ragazzo sensibile, che come lei amava la musica e gli animali, era proprio la persona giusta alla quale aprire il suo giovane cuore. Solo in un’altra occasione le era capitato di esternare il suo disagio, tanti anni prima, alle elementari.
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