Africa: dopo la guerra mondiale che l’ha vista stuprata e dilaniata dal mondo così detto civile, non ha mai conosciuto pace, in nessuno dei suoi tanti Stati, anzi continua ad esser affamata di tutto, pane e risorse.
Tutto ciò dà l’idea di come l’uomo, nel suo complesso, non abbia raggiunto un livello di umanità che lo contraddistingua da quelle che considera bestie e che in verità avrebbero ed hanno molto da insegnare.
Fornire armi a questi stati, dove un reclutamento indiscriminato e disumano trasforma le persone in strumento di offesa, in una Terra ad altissima mortalità infantile per fame e malattie, rimane un delitto immane, del quale è pesantemente coinvolta tutta la cosiddetta società civile, di cui ci fregiamo d’esser parte. Un delitto di superficialità e miopia recidiva, in cui saremo coinvolti tutti e non ci assolverà l’ignoranza, perché il più grave dei nostri peccati, resta l’egoismo.
Festeggeremo come sempre il Natale, ipocritamente commossi davanti ad un Bambino, ignorandone migliaia che conducono una vita di stenti eclissati dall’egoismo consumistico delle nostre confezioni natalizie. Ma per fortuna, ci sono persone, con occhi attenti, che accendono le luci dell’anima e della coscienza sociale sui problemi e non solo su alberi di pino.
Un sentito grazie a loro e a quanti operano quei corridoi umanitari, che se non risolvono i problemi, li alleviano di molto e soprattutto, danno Speranza, vera luce attiva e non chimera. Che l’uomo nella sua accezione più alta, possa ancora salvarsi dall’imbarbarimento e ricostruire la propria dignità di Persona.
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