Si dice che il tempo non perdoni
non lo perdonerò neanche io
Non concede tempo
il tempo
sprecato
pensando di averne a piene mani
senza avvedersi di toppe e buchi e bruchi
cattivi coinquilini che non diverranno crisalidi mai
Un attimo invece che è tutta la vita
esistenza compresa nel respiro profondo
di bimbi che sono già vecchi
mentre il grano diventa più e più volte necessario
pane quotidiano che pur da solo basta
mentre sfuma assieme all’odore del vino
in bottiglie svuotate
come pensieri
maturi
saturi della poca conoscenza
della poca incoscienza che annulla
il nulla doloroso
che è e fu nel passato remoto il ricordo
un indiscreto presente
e non certo nel senso del dono
Meravigliose creature
tornano a tratti
per ridere di noi e di noi come fummo
vanno via puntuali
davanti alla realtà
lasciandoci sperare che non torneranno
ad occupare di strali acute la memoria
Le nostalgie acri
imbottiture apparenti
colmano intervalli troppo lunghi
di assenze e fantasmi
di persone che hai creduto leali
e son state letali
Vorrei poter dire tutta la delusione che provo
e dare un colore al fuoco del tradimento
Vorrei anche aver la banale scusa
che mi mancan le parole
invece no
le ho tutte scritte coll’inchiostro dei sentimenti
Ma fanno più male a me
che a pronunciarle
Dimenticherò
come ho fatto altre volte
L’oblio in fondo
è una droga buona
ne prenderò una dose
e come una mareggiata, porterà via un pezzo di vita
tornerà con la prossima risacca
tutto il male
ma io non ci sarò
più ad attendere
sarò in una canzone
nella scena di un film comico e muto
o ancora una volta di fronte
alla foto carissima
di chi mi ha amata
senza riserve
E’ ormai sera tarda
ed è freddo sentire
nell’Estate imminente
cosa sia veramente la paura di perdersi
E’ che il tempo non perdona
di sicuro non concede
più di quanto noi
negammo e ancor neghiamo
ostinatamente
a noi stessi
ma niente
veramente niente di personale
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