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Il capitolo precedente è Messaggi dall’altrove.

L’indomani aprii quel cartoncino usurato dal tempo e dalla lettura, che porto ancora sempre con me. E vi trovai una cosa che non mi apparteneva, che non avevo mai visto prima.

Era l’immagine di una “Madonna del dito”, nessun Bambino,niente sguardo dolce, solo tristezza e dolore. Malinconia celeste.Sul retro un nome sconosciuto e una data: 20 marzo 1949. Lo stato di conservazione era perfetto: non una rigatura,non una piega deturpavano quel volto. Come era finita lì? Mi arrovellai a lungo senza riuscire a darmi una spiegazione.

In uno sprazzo di coraggio, telefonai in Curia Vescovile, con poche speranze di avere una risposta, conoscendo la ritrosìa della Chiesa a darle. Fui smentita. Trovai una persona loquace e aperta, cui raccontai l’accaduto. – Lei non sa che cosa meravigliosa le è successa- rispose il mio interlocutore- Quel chierico è ora un sacerdote esorcista!’ -ESORCISTA???- balbettai stupidamente -Nel senso che scaccia i démoni??- La persona dall’altra parte del telefono si ritrasse un pò al mio stupore o forse mi aveva detto troppo. Non ritrattò, ma ribadì più prudentemente :-È un’anima santa. E le anime sante come lui possono molto…-  Mi diede spontaneamente il contatto, ma mi chiese espressamente di non riferire la conversazione … (continua)

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