Si apre la scarpiera … impilate le scarpette rosse aumentano
e tu che sbarravi gli occhi immensi
farneticando il tuo amore
che aveva mani di tenerezza e carezze
non certo le tue
che sbarravano il viso
a tentare una impossibile difesa
E ancora un altro volo
giù per la portiera dell’auto in corsa
non verso il lago
ad irrorarsi il tepore dell’autunno
ma giù, contro la strada più nera
dopo le parole più vili
che quasi la morte
è una liberazione
Bastano i ricordi
a far affiorare il dolore
che trabocca le parole
sentite e dure
Lasciate per favore
che l’amore ora sia solo una carezza
sulla pietra che oggi custodisce sorrisi
ed accoglie nel suo cuore
tutto il dolore di donne come te
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