Era la notte di San Lorenzo … quanti anni erano che non guardavi le stelle
Quante volte le avevi pregate
di portarti via …
Specie a quella più luminosa a destra del grande olmo
che nelle sere di luna calante ne
rischiarava i rami
e filamentava l’acqua del ruscello breve
Quella notte invece desideravi guardare il cielo
fuori rumore di festa
suoni di musica e grida gioiose di ragazzi
fuori i fuochi artificiali divampavano l’euforia dell’estate
fuori e all’infuori di te si affollava l’allegria
Tu tra le pile di piatti ed il sudore provavi a pensare … finirà
prima o poi, tutto ha fine
e quando a finire sarà il peggio
verrà la gioia
La gioia inestimabile della quiete
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