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Infelicità e felicità sono un abito stretto,

l’aderenza al proprio vissuto lo rende unico, un vestito esclusivo per ciascuno.
La nudità mentale davanti a chi sa ascoltare soprattutto  la sconfitta
sarà gioia vera…

Nessun corpo conosce l’estasi di tale gioia.

L’indifferente
verso il fiore che sboccia
completamente libero nel suo cielo breve
Resterà privato del suo stupore e della sua tenerezza.

L’ansia del giorno peggiore
si attenua
respirando l’alba stagliata sull’azzurro
tramutato in incandescenza e colore
sfuma irripetibili sontuose forme semoventi,
che riportano l’umano ai piaceri della sua natura primordiale
la compenetrano
la riformulano
ridimensionando ombre.
Gioia è il pianto che irrompe alla vita
gioia e dolore all’unisono
mai separati
né distanti,
come lontananze apparenti
comprensive di eccitazione e torpore.
Viatico per l’inspiegabile
sincronia di una danza popolare improvvisata
abbraccio caldo e puerile
dove il corpo invade la mente
ed entrambe tornano all’anima
come alla casa materna.
Gioie sfratte
si riprendono spazi
sedano il dolore delle contraddizioni
e i rigurgiti di passato
gioie minute
si ancorano alla forza incontrovertibile della vita.

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