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Messaggi dall’altrove

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Il capitolo precedente è Angeli.

 

ponte della vita

Un giorno mi ritrovai a camminare su di un ponte sospeso sull’abisso, un abisso di paura, paura di morire. Si è soli di fronte alla malattia e alla morte, e tuttavia, paradossalmente, mal si tollera la compagnia promiscua di uno sconosciuto che condivide la tua sorte. Dov’era il mio Angelo? Mi aveva lasciata sola. Ero arrabbiata con lui, anche se, per riuscire ad addormentarmi, lo immaginavo vicino al mio letto, a contare la lunga fila di bottoni della sua lunga tonaca.

corsia dell'ospedale di arles 718Ossessivamente un ritornello occupava un mattino la mia mente: -Padre dolcissimo, carezzami la testa – E no, lo ricacciavo, non lo volevo sentire. Ma ritornava ancora e ancora. Fino a sera, quando un messaggio di riconciliazione mi arrivò attraverso il telefono e la voce di un’amica particolarmente “spirituale: – Preparati. Stasera riceverai una visita molto importante! Verrá il tuo Angelo Custode e … ti carezzerá  la testa … – Colsi il messaggio, ma non mi accorsi della sua visita, almeno non fino al mattino successivo … (continua)

Il capitolo successivo è Apporti.

 

 

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