Sembra un gigante
invece è un piccolo uomo
in piedi sul monte
urla di paura
e pare voglia comandare
agita le mani
ma è tremore nel petto
urla la rabbia
ma non porta rancore
anzi è troppo cuore
avvelena giorni troppo uguali
troppo solitari
pieni di un io tradito
anche per colpe ammesse
per puerili scommesse
col destino
che è sempre il vincitore
perché il destino, a volte è un galantuomo
il più è mentitore
anaffettivo e cieco
che non da’ peso alle persone
che non ha né uno scopo né un nome
e vive delle vite degli umani
è in divenire
è un forse
è una mancanza
e l’uomo non ha fede
o costanza
attende di un’attesa forzata
in fondo ha solo da passà ‘a nuttata.
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