Sincope di paradiso

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Un affannoso cercare varco
tra le faccende quotidiane
piene di proroghe
per gente che urla
senza ottenere quel niente
che occupa la mente.

Fermarsi e rincorrere la calma
di parole a scadenza
prive di senso e d’appartenenza
che non avverto più
che più non ascolto
e se le sento, mento.

Stacco ed intervallo
con il pensiero di un canto
tra la culla ed il cerchio
che gira intorno alla vita
alla mia soltanto
e salto di gioia

tra ostacoli immani
e stringo con forza le mani
le tue
che gioiose mi corrono incontro
e mi chiaman per nome
e nessuno lo fa
con tanta dedizione

JuliaRoberts_CALZEDONIAè la sola voce che ha colmato
l’ unico istante che valga
fra i troppi vuoti del tempo
che è un’invenzione
e la spengo.

Per quello che posso
non avverto il suo fiato sul collo
nè la sua pesantezza
sul bordo della vita
in declino costante

eppure
in salita perenne
Ora mi resta il sentore del bene
inviolato, di un noi, unico
slegato
da contratti ad oltranza

salvato da ogni compromesso
che non cerca soluzione
che basta di misura a se stesso
e si nutre d’un preludio di festa
di semi di zucca smozzicati

sotto l’albero che t’aspetta
mentre rubo tra mille
una carezza al tuo viso
Julia-Roberts-Calzedonia-foto-by-video-campagna-pubblictiariabreve sincope di paradiso.

 

 

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