Cosa spinge un lupo a fidarsi d’un altro lupo?
Si mostrano i denti in un ghigno pauroso
Sibilano ed ululano in un ringhio che ferisce
In un intervallo di silenzio e di sfida mortale
Poi gli occhi di notte
s’intrinsecano in un lampo di rubino
e l’ululato di sfida
diventa richiamo
canto indecifrato d’amore istintivo
Non è così
per l’umano
che continua
ad alzare barriere
fino ad annientare se stesso
nelle prigioni mentali
steccati di paure
e diffidenza
catene che relegano
alla solitudine eterna.
Un salto nel vuoto
e ritrovarsi a non parlare
a non dire di qualcosa di cui il dolore
sovrasta il bisogno.
Dei sentimenti non si può mai parlare al passato
se sono esistiti perché voluti fortemente.
Si trasformano e ci trasformano
seppure la mente cerchi di “mentire” a se stessa
declinando al passato remoto.
Il momento stesso del ricordo è ritorno.
Tradire le passioni che animano la nostra sfera affettiva è un inutile farsi del male
accettare invece, che non ci si distacca dal sentimento come razionalità vorrebbe,
aiuta a sminuirne la gravità
senza forzature,
con naturale rassegnazione ed analisi, propria di un età matura che riconosce quanta parte di colpa propria, in quell’innesto forzato che ha procurato dolore.
Mentire a se stessi non si può,
un amore vero non finisce mai con un colpo di spugna,
ma
ripetuti colpi di spada, possono annientare anche un pachiderma … non è tanto difficile da capire … eh no.
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